tag:blogger.com,1999:blog-24442129997187698492024-02-19T08:49:59.039-08:00LaetitiaLetiziahttp://www.blogger.com/profile/01958525162687505703noreply@blogger.comBlogger59125tag:blogger.com,1999:blog-2444212999718769849.post-869004038954985572011-01-10T09:30:00.000-08:002011-01-10T09:38:40.805-08:00Cos'è l' Educazione degli Adulti<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6LXBhjAhrHZxRf90pDykPMqQG3wNrzmpv_NS2UjjUQrTSSmOIIbYscFSjolMVxeP55ToTvwesZ6avy664NSlC96XwcP-qR0qJ-J2VXZU8my69Z3NrFjHknOxtLnI1C7_vy19hUN9AORfX/s1600/demetrio.jpg"><img style="MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 200px; FLOAT: right; HEIGHT: 150px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5560612915815330402" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6LXBhjAhrHZxRf90pDykPMqQG3wNrzmpv_NS2UjjUQrTSSmOIIbYscFSjolMVxeP55ToTvwesZ6avy664NSlC96XwcP-qR0qJ-J2VXZU8my69Z3NrFjHknOxtLnI1C7_vy19hUN9AORfX/s320/demetrio.jpg" /></a><br /><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2s79hsNHOr23impRSXyIWesw260soUtaiHg8Z691O-QStiIGOsN9FnK2ohbIvFqPLGCYhBn8dU9vJ7o_2SAk0YHGZZSoc4wMM4lVvGyjPMlQCnC7FEMtVRABgZpi9oy-slXg5kXiFJTE6/s1600/cop.jpg"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 80px; FLOAT: left; HEIGHT: 120px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5560611233730716098" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2s79hsNHOr23impRSXyIWesw260soUtaiHg8Z691O-QStiIGOsN9FnK2ohbIvFqPLGCYhBn8dU9vJ7o_2SAk0YHGZZSoc4wMM4lVvGyjPMlQCnC7FEMtVRABgZpi9oy-slXg5kXiFJTE6/s320/cop.jpg" /></a><br /><br /><div>I Centri Territoriali Permanenti per l’istruzione e la formazione in età adulta sono stati promossi dal Ministero della Pubblica Istruzione con l’Ordinanza Ministeriale 455/97. La loro origine è tuttavia molto più antica, essi affondano le radici in epoca preunitaria nell’azione delle Società di Mutuo Soccorso, nelle scuole popolari. In anni più recenti (1973) il Movimento Sindacale Italiano ha conquistato l’istituto delle “150 Ore” garantendo così il diritto dei lavoratori e degli adulti in genere a continuare, a sviluppare ad arricchire in età adulta quella formazione che nella prima età della vita era stata impedita.I Centri Territoriali Permanenti hanno ereditato le esperienze e gli impegni di quanti nel recente e lontano passato hanno lavorato per affermare il diritto a un sistema di Educazione degli Adulti lungo tutto l’arco della vita.Il riferimento più alto e autorevole i Centri Territoriali Permanenti lo traggono dalla V Conferenza Mondiale dell’UNESCO svoltasi ad Amburgo nel Luglio del 1997. Ben 135 paesi - tra cui l’Italia - ufficialmente rappresentati ad Amburgo hanno liberamente sottoscritto un documento nel quale si impegnano allo sviluppo dell’Educazione degli Adulti puntando a rendere effettivo il diritto a “un’ora al giorno di apprendimento” per tutti gli adulti del mondo.</div><br /><div></div><br /><div><br /><a id="eda" name="eda"></a><span style="color:#ff0000;">LA DICHIARAZIONE DI AMBURGO SULL’EDUCAZIONE DEGLI ADULTI<br />1. Noi, partecipanti alla Quinta Conferenza Internazionale sull’Educazione degli Adulti, nella libera città anseatica di Amburgo, riaffermiamo che soltanto uno sviluppo centrato sull’umanità e una società partecipata che si basi sul pieno rispetto dei diritti umani, possono guidare verso uno sviluppo equo e adeguato. Solamente una partecipazione consapevole e informata di uomini e donne, in ogni sfera della vita, può permettere all’umanità di sopravvivere e vincere la sfida del futuro.<br />2. L’educazione degli adulti diviene per questo più di un diritto; è la chiave di volta del ventunesimo secolo, poiché appare sia come una conseguenza di una partecipazione attiva dei cittadini, sia come una condizione per una piena partecipazione alla vita sociale. E’ un concetto forte a sostegno di uno sviluppo coerente dal punto di vista ecologico, e democratico, promotore di giustizia ed equità e di una spinta scientifica, sociale ed economica, indirizzati alla costruzione di un mondo, in cui il conflitto violento sia sostituito dal dialogo e da una cultura della pace, basata sul senso di giustizia. L’apprendere in età adulta, e durante tutta la vita, può aiutare a ridefinire la propria identità e a dar senso alla propria vita, stimolando a riflettere e a rivedere tematiche quali l’età, le differenze di sesso, di lingua, cultura e status economico, l’handicap .<br />3. L’educazione degli adulti concerne l’intero corpo di processi, messi in atto formalmente o meno, nei quali le persone che la società cui appartengono considera adulti, sviluppano abilità, arricchiscono conoscenze e migliorano o aggiornano, per meglio rispondere a bisogni propri o della propria società, competenze tecniche e professionali. L’educazione degli adulti, dunque, comprende sia l’istruzione formale e continua, sia ogni apprendimento informale, sia la totalità di quegli apprendimenti casuali che una società multiculturale offre, ove riconosca l’importanza di approcci teorici e pratici.<br />(Stralcio dal documento finale di Amburgo)<br /></span><a href="http://www.funzioniobiettivo.it/diritti/EdA_Amburgo.htm"><span style="color:#ff0000;">Documento integrale della V Conf. Intern.le dell'UNESCU - Amburgo 1997</span></a></div><br /><div></div><br /><div>Alle attività dei C.T.P. possono partecipare:<br />Tutti gli adulti, italiani e stranieri, che abbiano compiuto il 15° anno di età: - privi del titolo della Scuola dell'obbligo - che, pur essendo in possesso di titolo, intendano rientrare nei percorsi di istruzione e formazione - che intendano partecipare ai processi di riconversione - che intendano usufruire di offerte di istruzione che consentano di migliorare la qualità della vita .</div><br /><div></div><br /><div></div></div>Letiziahttp://www.blogger.com/profile/01958525162687505703noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2444212999718769849.post-26013663762617670222011-01-09T12:32:00.001-08:002011-01-09T12:37:24.301-08:00Guardiamo avanti...<div align="center"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEig9c3bpWghlnhbiPsEgXpVOXSIBUf4glbXPl0S_-H3JUUFFUMUJzqvqTcK9dCk4a4Ra7cVVR3akwio6-YP2-eWWfsejFofl0bfrPDByVgqgqhzBCueZEL8g0ROf-Ji700NzdslO9TItr4K/s1600/imagesCARIQZ6Y.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 232px; DISPLAY: block; HEIGHT: 160px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5560286978576209474" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEig9c3bpWghlnhbiPsEgXpVOXSIBUf4glbXPl0S_-H3JUUFFUMUJzqvqTcK9dCk4a4Ra7cVVR3akwio6-YP2-eWWfsejFofl0bfrPDByVgqgqhzBCueZEL8g0ROf-Ji700NzdslO9TItr4K/s400/imagesCARIQZ6Y.jpg" /></a><br /><br />La Città ideale è un dipinto <a title="Tempera" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Tempera">tempera</a> <a title="Su tavola" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Su_tavola">su tavola</a> (67,5x239,5 cm) di autore ignoto, generalmente identificato come "Anonimo fiorentino", databile tra il 1480 e il 1490 e conservato nella <a title="Galleria Nazionale delle Marche" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Galleria_Nazionale_delle_Marche">Galleria Nazionale delle Marche</a> a <a title="Urbino" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Urbino">Urbino</a>. L'opera, una delle immagini simbolo del <a title="Rinascimento italiano" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Rinascimento_italiano">Rinascimento italiano</a>, vide la luce alla raffinata corte urbinate di <a title="Federico da Montefeltro" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Federico_da_Montefeltro">Federico da Montefeltro</a> ed è stata alternamente attribuita a molti degli artisti che vi gravitarono attorno: tra i nomi proposti ci sono <a title="Piero della Francesca" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Piero_della_Francesca">Piero della Francesca</a>, <a title="Francesco Laurana" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_Laurana">Francesco Laurana</a>, <a title="Francesco di Giorgio Martini" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_di_Giorgio_Martini">Francesco di Giorgio Martini</a>, <a title="Giuliano da Sangallo" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Giuliano_da_Sangallo">Giuliano da Sangallo</a> o anche lo stesso <a title="Leon Battista Alberti" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Leon_Battista_Alberti">Leon Battista Alberti</a>, del quale sarebbe l'unica prova pittorica.<br /></div><div align="justify"></div><div align="justify"><span style="color:#3366ff;">In quest'ottica guardo al futuro prossimo della mia città, ... E' necessario un recupero in idealità, valori, serietà nonchè saggia e sapiente buona amministrazione.</span></div>Letiziahttp://www.blogger.com/profile/01958525162687505703noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2444212999718769849.post-65312821367073443152010-11-15T02:56:00.000-08:002010-11-15T03:04:56.213-08:00Benvuti...<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpNVSDEyTAn26ll2yBuxoq9s_5c063Ow0fr_44D9459pRbIndJGgbMvCcZ6EatqeNiBvM1whyphenhyphenTRt7Fl5SrcHuuJzTqcpE1iAtkSt_uKK-oJf9w0rYXhuHWmuFnYHMr2HjBcQKYIeL7mq6F/s1600/La_scuola_di_Atene.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 285px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpNVSDEyTAn26ll2yBuxoq9s_5c063Ow0fr_44D9459pRbIndJGgbMvCcZ6EatqeNiBvM1whyphenhyphenTRt7Fl5SrcHuuJzTqcpE1iAtkSt_uKK-oJf9w0rYXhuHWmuFnYHMr2HjBcQKYIeL7mq6F/s400/La_scuola_di_Atene.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5539730763486650530" /></a><br />Carissimi,<br />vi ospito con grande piacere nel mio blog.<br />Ne riparleremo.<br />Ciao<br />LetiziaLetiziahttp://www.blogger.com/profile/01958525162687505703noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2444212999718769849.post-62884128127376062872010-08-24T06:13:00.000-07:002010-08-24T06:14:50.454-07:00<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiWYwpdJKbSZhRaeKvxF-HkVLt36igc4EWaN70o-hVkLU_IDPAlBgKZ25LL6-WnLJ2yxYUEAPbj5VMDvWhLgQ4dqxLj-KW_73R5Ji2jF6Kg3EcIFFKT_k4Wy30VChKQnMuf3wyQDTgDARJ/s1600/chioggia+c+lomb.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 360px; height: 309px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiWYwpdJKbSZhRaeKvxF-HkVLt36igc4EWaN70o-hVkLU_IDPAlBgKZ25LL6-WnLJ2yxYUEAPbj5VMDvWhLgQ4dqxLj-KW_73R5Ji2jF6Kg3EcIFFKT_k4Wy30VChKQnMuf3wyQDTgDARJ/s400/chioggia+c+lomb.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5508964205976766962" /></a><br />Chioggia, Canale Lombardo, in un'incisione tratta da: <em>La Terra. Trattato popolare di geografia universale, </em> di G. Marinelli e altri, vol. IV, Milano, Vallardi, 1894.Letiziahttp://www.blogger.com/profile/01958525162687505703noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2444212999718769849.post-26520715064191899292010-08-23T12:19:00.000-07:002010-08-23T12:21:33.412-07:00Naya Carlo, 1886.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoBJ44xbhEbLLph7IY6W9_S3QOfizo7lnMkveZ4OyO0EZfk9pPjdT1eJ0LItKjBPh4V1AWYoI5RRTBS7UatUNpq4RD6Z8NUK886fhtRcFcHf0B-bu1xzB20Ns5lXBuTMmG_gSharZ06lqE/s1600/Naya_Carlo_1816-1882_-_n__191_-_Pescatori_veneziani.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 155px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoBJ44xbhEbLLph7IY6W9_S3QOfizo7lnMkveZ4OyO0EZfk9pPjdT1eJ0LItKjBPh4V1AWYoI5RRTBS7UatUNpq4RD6Z8NUK886fhtRcFcHf0B-bu1xzB20Ns5lXBuTMmG_gSharZ06lqE/s400/Naya_Carlo_1816-1882_-_n__191_-_Pescatori_veneziani.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5508687386396317906" /></a><br /><em></em>Pescatori venezianiLetiziahttp://www.blogger.com/profile/01958525162687505703noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2444212999718769849.post-10501716451535002892010-07-31T07:41:00.000-07:002010-07-31T07:48:45.198-07:00Buone vacanze 2010...<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNFdwpQ98dEuxyyRk13j9_5moDP6aLGMoj5qqcW7kiCb544t66ECdjZLRmFx2rxp-JmSWamijm2l98-N4PPlL1OXYinIsnnPaSYtZOxrWe0_IG-eoJhAjm9GKWjb7Y72O_8ZNR-YgrvgX-/s1600/4.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 114px; height: 150px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNFdwpQ98dEuxyyRk13j9_5moDP6aLGMoj5qqcW7kiCb544t66ECdjZLRmFx2rxp-JmSWamijm2l98-N4PPlL1OXYinIsnnPaSYtZOxrWe0_IG-eoJhAjm9GKWjb7Y72O_8ZNR-YgrvgX-/s400/4.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5500082290812913058" /></a>Letiziahttp://www.blogger.com/profile/01958525162687505703noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2444212999718769849.post-35418258837641917902010-04-20T00:39:00.001-07:002010-04-20T00:39:18.229-07:00Corso di Formazione Impresa 2.0 Territorio Confservizi Veneto Unesco Cciaa Padova 2009 03.G1.2Check out this SlideShare Presentation: <div style="width:477px" id="__ss_2127227"><strong style="display:block;margin:12px 0 4px"><a href="http://www.slideshare.net/SostenibileResponsabile/corso-di-formazione-impresa-20-territorio-confservizi-veneto-unesco-cciaa-padova-2009-03g12" title="Corso di Formazione Impresa 2.0 Territorio Confservizi Veneto Unesco Cciaa Padova 2009 03.G1.2">Corso di Formazione Impresa 2.0 Territorio Confservizi Veneto Unesco Cciaa Padova 2009 03.G1.2</a></strong><object width="477" height="510"><param name="movie" value="http://static.slidesharecdn.com/swf/ssplayerd.swf?doc=corsodiformazioneimpresa2-0territorioconfservizivenetounescocciaapadova200903-g1-2-091005045250-phpapp02&stripped_title=corso-di-formazione-impresa-20-territorio-confservizi-veneto-unesco-cciaa-padova-2009-03g12" /><param name="allowFullScreen" value="true"/><param name="allowScriptAccess" value="always"/><embed src="http://static.slidesharecdn.com/swf/ssplayerd.swf?doc=corsodiformazioneimpresa2-0territorioconfservizivenetounescocciaapadova200903-g1-2-091005045250-phpapp02&stripped_title=corso-di-formazione-impresa-20-territorio-confservizi-veneto-unesco-cciaa-padova-2009-03g12" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="477" height="510"></embed></object><div style="padding:5px 0 12px">View more <a href="http://www.slideshare.net/">documents</a> from <a href="http://www.slideshare.net/SostenibileResponsabile">Sostenibile Responsabile</a>.</div></div>Letiziahttp://www.blogger.com/profile/01958525162687505703noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2444212999718769849.post-14273056220672100832009-12-19T01:52:00.000-08:002009-12-19T01:54:23.115-08:00Auguri!!!!!!!!!!<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3Mr41PyTZkNy1n4ng3lrKkLc2WX2urRki5Gh-4jk_nyKaE5dcBNNF0X_CtGeMOHiX0OXxRT1D_fTtGNIfD6o82AYc9ns3FSuhuc52sRKqSyClssHQGKd0LqbyB_KUBXqK26cgb0WWaThJ/s1600-h/albero_natale_biagiotti.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 240px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3Mr41PyTZkNy1n4ng3lrKkLc2WX2urRki5Gh-4jk_nyKaE5dcBNNF0X_CtGeMOHiX0OXxRT1D_fTtGNIfD6o82AYc9ns3FSuhuc52sRKqSyClssHQGKd0LqbyB_KUBXqK26cgb0WWaThJ/s400/albero_natale_biagiotti.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5416883212776656242" /></a><br /><br /><br /><br /><em></em>Con i migliori auguri di un caldo e lieto Natale ed un migliore anno nuovo!Letiziahttp://www.blogger.com/profile/01958525162687505703noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2444212999718769849.post-28671141032112256112009-09-08T10:10:00.000-07:002009-09-08T10:11:21.891-07:00Da "Sophia.it"<strong>Ue: educare all'uso dei social network, senza si è tagliati fuori.</strong><br /><br />7 Settembre 2009 <br /><br />Non sapere usare i social networks come Facebook e Twitter ed essere incapaci di usare un motore di ricerca significa essere tagliati fuori dalla società contemporanea, sempre più tecnologica. Per questo la Commissione europea ha esortato gli Stati membri e l'industria dei media a sensibilizzare maggiormente il pubblico e ad educarlo ai media, consentendo a tutti di accedere a immagini, suoni e testi, di analizzarli e valutarli, e di usare gli strumenti, nuovi e tradizionali, per comunicare e creare contenuti mediatici.<br />«Interagire con i media, al giorno d'oggi, significa molto di più che scrivere ad un giornale», ha osservato il commissario per i Media e la Società dell'informazione, Viviane Reding, aggiungendo: «Grazie ai media, e soprattutto alle nuove tecnologie digitali, sono sempre di più i cittadini europei che possono partecipare al mondo della condivisione, dell'interazione e della creazione». Tuttavia, per Reding, «le persone che non possono usare i nuovi media come le reti sociali o la televisione digitale avranno difficoltà a interagire con il mondo che li circonda e a prendervi parte».<br /><br />Reding ritiene che mettere i cittadini «in condizioni di utilizzare i media con competenza e creatività sarebbe un passo avanti verso una nuova generazione di partecipazione democratica». L'educazione ai media può migliorare il modo in cui il pubblico utilizza i motori di ricerca, può insegnare agli alunni come si realizza un film o come funziona la pubblicità.<br /><br />Tutto questo in Svezia, Irlanda e Gran Bretagna, fa già parte dei programmi scolastici. Il sito internet britannico kidSMART insegna ai giovani come usare i siti di socializzazione in rete in modo sicuro.<br /><br />Uno degli elementi fondamentali di cui i cittadini devono essere consapevoli è il rischio connesso alla diffusione dei dati personali: più sono competenti nell'utilizzo di queste tecnologie e esperti sul modo in cui funziona la pubblicità online, meglio possono tutelare le propria privacy. I più eruditi sui media avranno anche una maggiore curiosità in materia e esploreranno il loro patrimonio culturale e le recenti opere culturali europee.<br /><br />Dai dati della Commissione emerge che il 60% dei cittadini Ue sa usare gli strumenti informatici, il 56% si connette a internet almeno una volta alla settimana. Tra questi rientrano anche coloro che hanno un basso livello di istruzione: dal 53,5% del 2005 al 62,5% nel 2008, laddove il 100% corrisponde all'utilizzo di internet da parte dell'intera popolazione. Anche i disoccupati usano sempre di più la rete, ovvero l'80,3% nel 2008 contro il 74,4% nel 2005. Dal 2006 le competenze in materia di computer e di internet tra le donne, i disoccupati e le persone con più di 55 anni sono cresciute di almeno il 3% rispetto alla popolazione totale. Tuttavia, sebbene le connessioni a banda larga siano sempre più economiche, il 24% dei cittadini Ue senza internet a casa afferma di non averlo poiché non sa usarlo.Letiziahttp://www.blogger.com/profile/01958525162687505703noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2444212999718769849.post-17357268652707006092009-08-29T07:50:00.000-07:002009-08-29T07:56:54.624-07:00Si riparte...<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4jtJ99dcZfH8FvMYQM74WyKRi9gy9FUjZaLdSokLsgzxvxR6DxybypfPYtpNGa5sLFNT3Q5SUuNJYvKbIHomo94dk-1gfgtWhLkxlF9FJ3S_jSW39FQpEAUXcu6KpFg6nVNcAz2qkKtlH/s1600-h/image.jpg"><img style="MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 95px; FLOAT: right; HEIGHT: 136px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5375399209738246658" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4jtJ99dcZfH8FvMYQM74WyKRi9gy9FUjZaLdSokLsgzxvxR6DxybypfPYtpNGa5sLFNT3Q5SUuNJYvKbIHomo94dk-1gfgtWhLkxlF9FJ3S_jSW39FQpEAUXcu6KpFg6nVNcAz2qkKtlH/s200/image.jpg" /></a><br /><div>Ormai le vacanze stanno per finire e si riprende. Vorrei citare un'interessante intervista al prof. Guido Petter, maestro di generazioni di psicolog e insegnanti, come riflessione per la ripresa del nostro lavoro.</div><div> </div><div> </div><div> <br /><br /><div>Dello stesso suggerisco anche la lettura di: <em>La narrativa a scuola. Il lavoro sul testo e l'incontro con l'autore </em>edito da Centro Studi Erickson 2008.</div><br /><div></div><br /><div></div><br /><br /></div><div><em>Abstract</em></div>Nell'esperienza scolastica di uno studente, la narrativa riveste un ruolo rilevante, essendo in grado di promuovere lo sviluppo di un interesse stabile per la lettura e della competenza linguistica nelle sue diverse forme (arricchimento lessicale, acquisizione di strutture grammaticali e sintattiche, consapevolezza rispetto agli stili narrativi), garantire un equilibrato sviluppo della razionalità e della fantasia, stimolare il graduale dispiegarsi dei vari aspetti della personalità (intellettivo, affettivo, emotivo, morale, sociale), favorire la formazione dell'"idea di sé" e fornire conoscenze nei vari campi del sapere, così da costituire anche un luogo d'incontro di varie discipline. I contributi della narrativa allo sviluppo psicologico e culturale risultano però più efficaci se non ci si limita a leggere un testo, ma si guidano gli alunni a "lavorare" su di esso con modalità, tra le quali l'incontro con l'autore, educativamente lecite, cioè che non deprimono il piacere di leggere ma anzi lo rendono più forte. Nato dall'esperienza personale dell'autore, psicologo e narratore, il volume fornisce spunti e indicazioni utili a chiunque desideri guidare gli studenti nelle diverse attività che la lettura di un testo narrativo rende possibili.<br /><div></div><br /><div><object width="425" height="344"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/9RTk8PEOOSM&hl=it&fs=1&"><param name="allowFullScreen" value="true"><param name="allowscriptaccess" value="always"><embed src="http://www.youtube.com/v/9RTk8PEOOSM&hl=it&fs=1&" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="425" height="344"></embed></object></div><br /><div></div>Letiziahttp://www.blogger.com/profile/01958525162687505703noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2444212999718769849.post-81097280023875295512009-07-31T06:38:00.001-07:002009-07-31T06:40:43.644-07:00BUONE VACANZE!!!!!!!<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-eIgi48v6HO6UtYzBA5J26q9TWTMX3_QyixiJuYYfmcPcdJOQLoF7j7EN9s7lrNgDWgaNX_CUxIRvYvPfnsQwJC9oVvARwT-85kZb2l2WTA1cEhd5BN2lxU2uDmt-I9k5nBcNmZ-0_LQq/s1600-h/chioggia_2037-02-27-35-4970.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 397px; DISPLAY: block; HEIGHT: 400px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5364618712385391074" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-eIgi48v6HO6UtYzBA5J26q9TWTMX3_QyixiJuYYfmcPcdJOQLoF7j7EN9s7lrNgDWgaNX_CUxIRvYvPfnsQwJC9oVvARwT-85kZb2l2WTA1cEhd5BN2lxU2uDmt-I9k5nBcNmZ-0_LQq/s400/chioggia_2037-02-27-35-4970.jpg" /></a><br /><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiR5Dweefxk0bas43VR1aI02wr03yDkjEJzzduBN4YhPcpKk-touCC-hYAE6ZVoiDkJyuKtouoR7405_x1XAvhgHuCeowBBkGEJ3h4HaZ1IyP4OuwI5r59m8reSK6O1EZlPmuwvh184gTTj/s1600-h/tegnue05.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 250px; DISPLAY: block; HEIGHT: 187px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5364618538225976354" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiR5Dweefxk0bas43VR1aI02wr03yDkjEJzzduBN4YhPcpKk-touCC-hYAE6ZVoiDkJyuKtouoR7405_x1XAvhgHuCeowBBkGEJ3h4HaZ1IyP4OuwI5r59m8reSK6O1EZlPmuwvh184gTTj/s400/tegnue05.jpg" /></a> </div><br /><div></div><br /><div><br /><br /><div align="center"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlecbOgt7nijHhMYBrA_IAA6KQNoO40jO1bGDZT2cpC9iIDO2oQQkn02O6XZWQZHb6YJKCd5zSBfwt-ce6pGFtepCtnJB0V7O-rktj2PIWFlLjzYfzW9-CyNdkMQ_5iWji5Ub9k4BzbvKM/s1600-h/tegnue01.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 250px; DISPLAY: block; HEIGHT: 187px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5364618320631728562" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlecbOgt7nijHhMYBrA_IAA6KQNoO40jO1bGDZT2cpC9iIDO2oQQkn02O6XZWQZHb6YJKCd5zSBfwt-ce6pGFtepCtnJB0V7O-rktj2PIWFlLjzYfzW9-CyNdkMQ_5iWji5Ub9k4BzbvKM/s400/tegnue01.jpg" /></a> <a href="http://www.sottomarina.net/tegnue.htm">http://www.sottomarina.net/tegnue.htm</a><br /></div><br /><br /><div align="center"><br /></div><br /><br /><div></div></div>Letiziahttp://www.blogger.com/profile/01958525162687505703noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2444212999718769849.post-21703826314132406242009-07-31T06:18:00.000-07:002009-07-31T06:19:45.322-07:00Da “Allert” la newsletter per l'innovazione della scuola dell'Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell'Autonomia Scolastica n. 34 del 30.07.2009IUL: discusse le prime tesi di laurea.<br /><br />I lavori dei primi laureati confermano la qualità e l'efficacia dell’offerta formativa.<br />di Rudi Bartolini<br /><br />Lo scorso 15 luglio sono state discusse le prime tesi del <a href="http://www.iuline.it/content/index.php?action=read_cnt&id_cnt=3191" target="_blank">Corso di laurea triennale in "Metodi e tecniche delle interazioni educative"</a> dell’Italian University Line (IUL). 20 i lavori presentati, tutti di ottimo livello, che hanno affrontato temi legati a diverse discipline e problematiche: dai nuovi strumenti di comunicazione per la didattica come le Lavagne Interattive Multimediali (LIM), alle questioni pedagogiche inerenti i learning object, alle peculiarità delle forme di comunicazione e delle relazioni nei nuovi ambienti di apprendimento.Molte tesi hanno avuto un carattere “sperimentale”, andando a descrivere ed indagare le esperienze portate avanti nelle scuole dove lo stesso autore operava (gli studenti della IUL sono infatti insegnanti in servizio nella scuola). Si è creato così un immediato legame fra teoria e pratica, fra il sapere e il saper fare, fra il percorso accademico e la realtà fattuale e concreta della scuola, fra studio e professionalità.<a href="http://www.iuline.it/content/index.php?action=read_cnt&id_cnt=7525">Sul sito della IUL è pubblicata una panoramica delle tesi discusse</a>.Tutto ciò rappresenta un importante risultato per la IUL e i suoi studenti, che conferma la qualità dell’offerta formativa proposta: innovativa, flessibile e capace rispondere alle esigenze dei propri corsisti.E’ interessante sottolineare inoltre come la metodologia didattica IUL, nella quale le nuove tecnologie giocano un ruolo assai rilevante, abbia permesso a studenti-adulti, appartenenti alla categoria dei cosidetti digital immigrants, di apprendere efficacemente e raggiungere risultati di assoluto livello. Potete approfondire tutto ciò, insieme a ulteriori riflessioni, nel contributo <a href="http://www.iuline.it/content/index.php?action=read_cnt&id_cnt=7525" target="_blank">“Primi laureati alla IUL”</a>.Letiziahttp://www.blogger.com/profile/01958525162687505703noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2444212999718769849.post-49059207135601625062009-07-07T14:51:00.000-07:002009-07-07T23:47:28.478-07:00Impariamo dai ragazzi a divertirci con le tecnologie..(mio figlio e i suoi amici)<object width="425" height="344"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/Yu46Ff2ZHRc&hl=it&fs=1&"></param><param name="allowFullScreen" value="true"></param><param name="allowscriptaccess" value="always"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/Yu46Ff2ZHRc&hl=it&fs=1&" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="425" height="344"></embed></object>Letiziahttp://www.blogger.com/profile/01958525162687505703noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-2444212999718769849.post-18915526114483178972009-07-07T12:37:00.001-07:002009-07-07T12:41:50.306-07:00Anniversari<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjD1f4rYz3Yw9lvdXUTCsJKGzgTJgJA7xMNs-jmdS2TY4mUf6siOBUaI3jwDzaugcZcH4jWhCOt_W3SDwrA8Vph45JaPSN1F3dbp51hJdarZTXaz7OvvRLRhwX70UpjsLY9i39a9lg8B0ht/s1600-h/Collodicaricatura.jpg"><img style="MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 137px; FLOAT: right; HEIGHT: 200px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5355804837453405362" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjD1f4rYz3Yw9lvdXUTCsJKGzgTJgJA7xMNs-jmdS2TY4mUf6siOBUaI3jwDzaugcZcH4jWhCOt_W3SDwrA8Vph45JaPSN1F3dbp51hJdarZTXaz7OvvRLRhwX70UpjsLY9i39a9lg8B0ht/s200/Collodicaricatura.jpg" /></a><br /><blockquote>« C'era una volta...- Un re! - diranno subito i miei piccoli<br />lettori.<br />No ragazzi, avete sbagliato: c'era una volta un pezzo di<br />legno. »<br /><br /></blockquote>(<strong>Carlo Collodi</strong>, incipit de <em>"Le avventure di Pinocchio")</em><br /><br /><br /><br /><div align="justify"><span style="color:#333333;">Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino è il titolo di un </span><a title="Romanzo" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Romanzo"><span style="color:#333333;">romanzo</span></a><span style="color:#333333;"> scritto da </span><a title="Carlo Collodi" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Collodi"><span style="color:#333333;">Collodi</span></a><span style="color:#333333;"> (</span><a title="Elenco di pseudonimi" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Elenco_di_pseudonimi"><span style="color:#333333;">pseudonimo</span></a><span style="color:#333333;"> dello scrittore </span><a title="Carlo Collodi" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Collodi"><span style="color:#333333;">Carlo Lorenzini</span></a><span style="color:#333333;">) a </span><a title="Firenze" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Firenze"><span style="color:#333333;">Firenze</span></a><span style="color:#333333;"> nel </span><a title="1881" href="http://it.wikipedia.org/wiki/1881"><span style="color:#333333;">1881</span></a><span style="color:#333333;"> e pubblicato nel </span><a title="1883" href="http://it.wikipedia.org/wiki/1883"><span style="color:#333333;">1883</span></a><span style="color:#333333;"> dalla </span><a title="Libreria Editrice Felice Paggi" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Libreria_Editrice_Felice_Paggi"><span style="color:#333333;">Libreria Editrice Felice Paggi</span></a><span style="color:#333333;"> con le illustrazioni di </span><a title="Enrico Mazzanti" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Enrico_Mazzanti"><span style="color:#333333;">Enrico Mazzanti</span></a><span style="color:#333333;">. Si tratta di un classico della cosiddetta </span><a title="Letteratura per ragazzi" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Letteratura_per_ragazzi"><span style="color:#333333;">letteratura per ragazzi</span></a><span style="color:#333333;">. Il romanzo ha come protagonista un notissimo personaggio di finzione, appunto Pinocchio, che l'autore chiama impropriamente </span><a title="Burattino" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Burattino"><span style="color:#333333;">burattino</span></a><span style="color:#333333;">, pur essendo morfologicamente più simile a una </span><a title="Marionetta" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Marionetta"><span style="color:#333333;">marionetta</span></a><span style="color:#333333;"> (corpo di legno, presenza di articolazioni) al centro di celeberrime avventure.<br />Nelle intenzioni di Collodi pare non vi fosse quella di creare un racconto per l'infanzia: nella prima versione, infatti, il burattino moriva, impiccato a causa dei suoi innumerevoli errori. Solo nelle versioni successive, pubblicate a puntate su un </span><a title="Quotidiano" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Quotidiano"><span style="color:#333333;">quotidiano</span></a><span style="color:#333333;"> (il </span><a title="Giornale per bambini (pagina inesistente)" href="http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Giornale_per_bambini&action=edit&redlink=1"><em><span style="color:#ff6666;">Giornale per bambini</span></em></a><span style="color:#333333;"> diretto da </span><a title="Ferdinando Martini" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Ferdinando_Martini"><span style="color:#333333;">Ferdinando Martini</span></a><span style="color:#333333;">, a partire dal numero del</span><span style="color:#ff0000;"><em> </em></span><a title="7 luglio" href="http://it.wikipedia.org/wiki/7_luglio"><span style="color:#ff0000;"><em>7 luglio</em></span></a><span style="color:#ff0000;"><em> del </em></span><a title="1881" href="http://it.wikipedia.org/wiki/1881"><span style="color:#ff0000;"><em>1881</em></span></a><span style="color:#333333;">), la storia venne modificata con il classico finale che oggi si conosce, con il burattino che assume le fattezze di un ragazzo in carne ed ossa.</span></div><div align="justify"><span style="color:#333333;"></span> </div><div align="justify"><span style="color:#333333;"><object width="400" height="333"><param name="movie" value="http://video.libero.it/static/swf/eltvplayer.swf?id=2c4c75b12807b9aa1faaaae68a45c6ef.flv&ap=0"><embed src="http://video.libero.it/static/swf/eltvplayer.swf?id=2c4c75b12807b9aa1faaaae68a45c6ef.flv&ap=0" width="400" height="333" type="application/x-shockwave-flash"></embed></object></span></div><div align="justify"> </div>Letiziahttp://www.blogger.com/profile/01958525162687505703noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2444212999718769849.post-34550419272534176642009-06-25T05:45:00.000-07:002009-06-25T05:49:00.831-07:00Social Network, Internet, New Media<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlMOH77yip9SczCpMkv-C27jTv08wP9Mn5l3kph2ftPcRc6dHg4mW1CvZrao4v-YdjNCjB1AdBpLI4P0DM8DQ6UNGaFTyEyoityDis2AlD8B211rWJG6pYy90ejN_xR8JjXJo7FDyrP0Ki/s1600-h/101.gif"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 200px; FLOAT: left; HEIGHT: 148px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5351246344070164194" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlMOH77yip9SczCpMkv-C27jTv08wP9Mn5l3kph2ftPcRc6dHg4mW1CvZrao4v-YdjNCjB1AdBpLI4P0DM8DQ6UNGaFTyEyoityDis2AlD8B211rWJG6pYy90ejN_xR8JjXJo7FDyrP0Ki/s200/101.gif" /></a><br /><div>Oggi la prova scritta d'Italiano alla maturità ha ripreso temi che ci toccano da vicino, li trascrivo:</div><br /><div></div><br /><div>Traccia n. 4 - AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO<br /><br />ARGOMENTO: Social Network, Internet, New Media.<br /><br />«Immagino che qualcuno potrebbe dire: “Perché non mi lasciate da solo? Non voglio far parte della vostra Internet, della vostra civiltà tecnologica, o della vostra società in rete! Voglio solo vivere la mia vita!” Bene, se questa è la vostra posizione, ho delle brutte notizie per voi. Se non vi occuperete delle reti, in ogni caso saranno le reti ad occuparsi di voi. Se avete intenzione di vivere nella società, in questa epoca e in questo posto, dovrete fare i conti con la società in rete. Perché viviamo nella Galassia Internet.»<br />M. CASTELLS¸ Galassia Internet, trad. it., Milano 20072<br /><br />«C’è una mutazione in atto ed ha a che fare con la componente “partecipativa” che passa attraverso i media. Quelli nuovi caratterizzati dai linguaggi dell’interattività, da dinamiche immersive e grammatiche connettive. [...] Questa mutazione sta mettendo in discussione i rapporti consolidati tra produzione e consumo, con ricadute quindi sulle forme e i linguaggi dell’abitare il nostro tempo. Questo processo incide infatti non solo sulle produzioni culturali, ma anche sulle forme della politica, sulle dinamiche di mercato, sui processi educativi, ecc. [...] D’altra parte la crescita esponenziale di adesione al social network ha consentito di sperimentare le forme partecipative attorno a condivisione di informazioni e pratiche di intrattenimento, moltiplicando ed innovando le occasioni di produzione e riproduzione del capitale sociale.»<br />G. BOCCIA ARTIERI, Le culture partecipative dei media. Una introduzione a Henry Jenkins, Prefazione a<br />H. JENKINS, Fan, Blogger e Videogamers. L’emergere delle culture partecipative nell’era digitale, Milano 2008<br /><br />«Ciò che conosciamo, il modo in cui conosciamo, quello che pensiamo del mondo e il modo in cui riusciamo a immaginarlo sono cruciali per la libertà individuale e la partecipazione politica. Il fatto che oggi così tanta gente possa parlare, e che si stia raggruppando in reti di citazione reciproca, come la blogosfera, fa sì che per ogni individuo sia più facile farsi ascoltare ed entrare in una vera conversazione pubblica. Al contempo, sulla Rete ci sono un sacco di sciocchezze. Ma incontrare queste assurdità è positivo. Ci insegna a essere scettici, a cercare riferimenti incrociati e più in generale a trovare da soli ciò che ci serve. La ricerca di fonti differenti è un’attività molto più coinvolgente e autonoma rispetto alla ricerca della risposta da parte di un’autorità.»<br />Y. BENKLER, Intervista del 10 maggio 2007, in: <a href="http://www.omniacommunia.org/">http://www.omniacommunia.org/</a><br /><br />«Siamo in uno stato di connessione permanente e questo è terribilmente interessante e affascinante. È una specie di riedizione del mito di Zeus Panopticon che sapeva in ogni momento dove era nel mondo, ma ha insito in sé un grande problema che cela un grave pericolo: dove inizia il nostro potere di connessione inizia il pericolo sulla nostra libertà individuale. Oggi con la tecnologia cellulare è possibile controllare chiunque, sapere con chi parla, dove si trova, come si sposta. Mi viene in mente Victor Hugo che chiamava tomba l’occhio di Dio da cui Caino il grande peccatore non poteva fuggire. Ecco questo è il grande pericolo insito nella tecnologia, quello di creare un grande occhio che seppellisca l’uomo e la sua creatività sotto il suo controllo. [...] Come Zeus disse a Narciso “guardati da te stesso!” questa frase suona bene in questa fase della storia dell’uomo.»<br />D. DE KERCKHOVE, Alla ricerca dell’intelligenza connettiva, Intervento tenuto nel Convegno Internazionale “Professione Giornalista: Nuovi Media, Nuova Informazione” – Novembre 2001<br /><br />«Agli anziani le banche non sono mai piaciute un granché. Le hanno sempre guardate col cipiglio di chi pensa che invece che aumentare, in banca i risparmi si dissolvono e poi quando vai a chiederli non ci sono più. [...] È per una curiosa forma di contrappasso che ora sono proprio gli anziani, e non i loro risparmi, a finire dentro una banca, archiviati come conti correnti. Si chiama “banca della memoria” ed è un sito internet [...] che archivia esperienze di vita raccontate nel formato della videointervista da donne e uomini nati prima del 1940. [...] È una sorta di “YouTube” della terza età.»<br />A. BAJANI, «YouTube» della terza età, in “Il Sole 24 ORE”, 7 dicembre 2008<br /><br />«Una rivoluzione non nasce dall’introduzione di una nuova tecnologia, ma dalla conseguente adozione di nuovi comportamenti. La trasparenza radicale conterà come forza di mercato solo se riuscirà a diventare un fenomeno di massa; è necessario che un alto numero di consumatori prendano una quantità enorme di piccole decisioni basate su questo genere di informazioni. […] Grazie al social networking, anche la reazione di un singolo consumatore a un prodotto si trasforma in una forza che potrebbe innescare un boicottaggio oppure avviare affari d’oro per nuove imprese. [...] I più giovani sono sempre in contatto, attraverso Internet, come non è mai accaduto prima d’ora e si scambiano informazioni affidabili, prendendosi gioco, al contempo, di quelle fonti su cui si basavano le generazioni precedenti. Non appena i consumatori – specialmente quelli delle ultime generazioni – si sentono compiaciuti o irritati per la cascata di rivelazioni che la trasparenza offre sui prodotti, diffondono istantaneamente le notizie.»<br />D. GOLEMAN, Un brusio in rapida crescita, in Intelligenza ecologica, Milano 2009</div>Letiziahttp://www.blogger.com/profile/01958525162687505703noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2444212999718769849.post-56442781163179906432009-06-20T00:20:00.000-07:002009-06-20T00:21:31.461-07:00Andrea Zanzotto<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAtZxLiRNPkTfJjjt33w6_Efxtlf19LnCJm8PJMZ5imRqQNzoX7JfGupVzv5srrrjcTf68cEW7iqd9F2qohvCATEeXuHslenkAAtK8GgSPD_6ij__rfeRHUwCWBB6o3WPI8vuzE2CpULu8/s1600-h/Zanzotto2.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5349306523254686994" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 110px; CURSOR: hand; HEIGHT: 136px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAtZxLiRNPkTfJjjt33w6_Efxtlf19LnCJm8PJMZ5imRqQNzoX7JfGupVzv5srrrjcTf68cEW7iqd9F2qohvCATEeXuHslenkAAtK8GgSPD_6ij__rfeRHUwCWBB6o3WPI8vuzE2CpULu8/s400/Zanzotto2.jpg" border="0" /></a><br /><div>Da "IX ECLOGHE"<br /><br />"L'attimo fuggente"<br /><br />"Le front comme un drapeau perdu"<br /><br />Ancora qui. Lo riconosco. In orbite<br />di coazione. Gli altri nell'incorposa<br />increante libertà. Dal monte<br />che con troppo alte selve m'affronta<br />tento vedere e vedermi,<br />mentre allegria irrita di lumi<br />san Silvestro, sparge laggiù la notte<br />di ghiotti muschi, di ghiotte correntie.<br />E. E, puro vento, sola neve, ch'io toccherò tra poco.<br />Ditemi che ci siete, tendetevi a sorreggermi.<br />In voi fui, sono, mi avete atteso,<br />non mai dubbio v'ha offesi.<br />Sarai, anima e neve,<br />tu: colei che non sa<br />oltre l'immacolato tacere.<br />Ravvia la mia dispersa fronte. Sollevami. E.<br />E' questo il sospiro che discrimina<br />che culmina, "l'attimo fuggente".<br />E' questo il crisma nel cui odore io dico:<br />sì, mi hai raccolto<br />su da me stesso e con te entro nella fonte dell'anno. </div>Letiziahttp://www.blogger.com/profile/01958525162687505703noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2444212999718769849.post-86035981513483449752009-06-08T09:37:00.000-07:002009-06-08T09:38:41.981-07:00Poeti<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2NUtY63tAq7CX94_1AjJO27OJLQAwvWjB_AW9R8-5RDOHQMyy3pzfnuhirg6OsmAVUalpdDiI1OniNNtofE04lQXakw76Z9GP7a6Xbo1nKr1JYIT_Csm0peKRHhio5FIb7xSS8_tuYSTh/s1600-h/QuasimodoGrande.jpg"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 196px; FLOAT: left; HEIGHT: 200px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5344997099524926034" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2NUtY63tAq7CX94_1AjJO27OJLQAwvWjB_AW9R8-5RDOHQMyy3pzfnuhirg6OsmAVUalpdDiI1OniNNtofE04lQXakw76Z9GP7a6Xbo1nKr1JYIT_Csm0peKRHhio5FIb7xSS8_tuYSTh/s200/QuasimodoGrande.jpg" /></a><br /><div>Ed è subito sera<br />di <a title="Salvatore Quasimodo" href="http://www.aphorism.it/salvatore_quasimodo/">Salvatore Quasimodo</a></div><br /><div></div><br /><div>Ognuno sta solo sul cuor della terra</div><br /><div>trafitto da un raggio di sole:</div><br /><div>ed è subito sera.</div>Letiziahttp://www.blogger.com/profile/01958525162687505703noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2444212999718769849.post-56988136524627542992009-06-06T07:49:00.000-07:002009-06-06T08:06:19.518-07:00... rimanere connessi!<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHR8MlITmFQ53X2VVQm88XlY7mVNFddzhsALaKrKoCMqH0S9cU0_xQ1qvJcVn69RC7J6GoPESoLzGPx1rT9-dSzbfHFVVzCn42fQz_q0YA5qJ8gwn9QD5mIUOLIzh0K0dasX0zn86wa3YY/s1600-h/oriario-continuato.gif"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 195px; FLOAT: left; HEIGHT: 200px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5344227150253603794" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHR8MlITmFQ53X2VVQm88XlY7mVNFddzhsALaKrKoCMqH0S9cU0_xQ1qvJcVn69RC7J6GoPESoLzGPx1rT9-dSzbfHFVVzCn42fQz_q0YA5qJ8gwn9QD5mIUOLIzh0K0dasX0zn86wa3YY/s200/oriario-continuato.gif" /></a><br /><div>L'esperienza del corso di Editing multimediale è stata molto importante perchè mi ha fatto vedere quella parte del discorso, più volte ripetuto in IUL, che non avevo colto nella sua profondità.</div><div>Le tecnologie, seducenti, formidabili, pervasive, ... erano sempre da me vissute come una risorsa disponibile ma non agita nella sua interezza e quindi altre da me... Ma, è avvenuto quel misterioso<em> quid ...</em> Legete in queste pagine la storia di una bimba che non voleva abbandonare la matita.</div><div>Ora, dopo l'esame, si gioca la vera verifica; la <em>connessione</em> cessa o rimane? Mi impegno a rimanere connessa, a cercare nuove connessioni, a continuare a vivere in questa dimensione, per me nuova e più <em>matura.</em> Grazie a tutti i compagni di cammino, pazienti e saggi alleati di un percorso, iniziato e ancora in divenire, a Romina, con il suo stimolo sorridente e deciso, ad Andreas che ha saputo buttare il sasso con mirabile precisione per invitarci a vedere <em>oltre</em>, più avanti, dove sapevo che c'era qualcosa ma non cercavo. </div><div>Grazie a tutti, di tutto! </div><div>E' significativo che questa esperienza sia capitata, per me, alla fine del cammino IUL, quasi ad offrirmi la chiave del mezzo che ho costruito per sottolineare che il senso di tutto è fuori e non dentro, è insieme e non in solitudine, è nella rete tra noi e il resto <em>dei mondi</em>.</div><div>Vi aspetto e vi voglio... connessi!</div>Letiziahttp://www.blogger.com/profile/01958525162687505703noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-2444212999718769849.post-51989221357447465392009-06-02T12:17:00.000-07:002009-06-02T12:19:53.576-07:002 giugno<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLoLeYenJTqPu-SKGMXvTtVSMpfCdvZhGsM-1jOhlB_cmR6g_iLCIf-6NG2w5B7fNes6oDGSYCAaEw5Z65AWCivBuT8jy_SsTLB7t3Ds4Nw0ZrM8nOuseXbKajwDsLYucoGFo-MdVOkNtA/s1600-h/Home_page_.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 252px; DISPLAY: block; HEIGHT: 168px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5342811924437408098" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLoLeYenJTqPu-SKGMXvTtVSMpfCdvZhGsM-1jOhlB_cmR6g_iLCIf-6NG2w5B7fNes6oDGSYCAaEw5Z65AWCivBuT8jy_SsTLB7t3Ds4Nw0ZrM8nOuseXbKajwDsLYucoGFo-MdVOkNtA/s400/Home_page_.jpg" /></a><br /><div>COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA<br />PRINCIPI FONDAMENTALI<br />Art. 1.<br />L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.<br />La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.<br />Art. 2.<br />La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.<br />Art. 3.<br />Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.<br />È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.<br />Art. 4.<br />La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.<br />Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.<br />Art. 5.<br />La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento.<br />Art. 6.<br />La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.<br />Art. 7.<br />Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.<br />I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.<br />Art. 8.<br />Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.<br />Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano.<br />I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.<br />Art. 9.<br />La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.<br />Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.<br />Art. 10.<br />L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.<br />La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.<br />Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge.<br />Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici.<br />Art. 11.<br />L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.<br />Art. 12<br />La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.</div><br /><div><em>“Una esigenza di coesione credo che nel Paese ci sia. E spero che venga raccolta anche da chi ha funzione di rappresentanza politica e istituzionale”. Così il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nei Giardini del Quirinale, visitati nel pomeriggio da circa 20 mila persone, ha risposto alle domande dei giornalisti a conclusione della celebrazione del 2 giugno, Festa della Repubblica. Il Capo dello Stato ha ribadito che “atteggiamenti più ponderati, più misurati sono assolutamente nell’interesse del Paese. Ed io - anche vedendo tanta gente per la strada stamattina, tanta gente qui - sono convinto, l’ho detto e lo ripeto, che è un sentimento diffuso tra gli italiani, molto di più di quello che si possa percepire in certe stanze della politica: un sentimento di unità”. A una domanda sulla scarsa attenzione ai temi europei nella campagna elettorale per il Parlamento europeo, il Presidente Napolitano ha risposto: “Mi sarei augurato che, avendo anche avuto nel passato e sempre avendo un ruolo importante l’Italia, ci fosse più attenzione per i temi europei”.</em> </div><br /><br /><div></div>Letiziahttp://www.blogger.com/profile/01958525162687505703noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2444212999718769849.post-74645758326123931182009-05-29T10:52:00.001-07:002009-05-29T10:53:08.159-07:00Riflessione<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQbJS0WDwAVqGGkXrFUxMjCX9W60e92At_Sb1Vm57jZLGNQu797xo6m0SFbwdNYC7aHH3M-QPyHQ11L9b03mD-kdw1LepGF71lpGVj5pydOBKgLq9IRRsP5gYom0Sda9fP7DNwc5TDgNUe/s1600-h/elefante-.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; DISPLAY: block; HEIGHT: 268px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5341305343504880722" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQbJS0WDwAVqGGkXrFUxMjCX9W60e92At_Sb1Vm57jZLGNQu797xo6m0SFbwdNYC7aHH3M-QPyHQ11L9b03mD-kdw1LepGF71lpGVj5pydOBKgLq9IRRsP5gYom0Sda9fP7DNwc5TDgNUe/s400/elefante-.jpg" /></a><br /><div>Non abbiamo tanto bisogno dell'aiuto degli amici, quanto della certezza del loro aiuto.</div><br /><div>Epicuro </div>Letiziahttp://www.blogger.com/profile/01958525162687505703noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2444212999718769849.post-83800790476910608262009-05-27T21:27:00.000-07:002009-05-27T21:34:14.718-07:00Letargo.E' il punto critico di non ritorno; è qui che secondo me si fa la qualità di una nostra crescita.<br />Se rompiamo la rete, se allentiamo le maglie, se sospendiamo i contatti, perdiamo un'occasione di crescita. Il quotidiano, gli impegni, le scadenze pressanti, ci distogono e distraggono ma, credo, è il momento dello sforzo finale; cerchiamo di non cedere, di mantenere viva la rete, di alimentare le connessioni, perchè il letargo è l'oblio.<br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBrSkqTtft3K4fO3T3qPFY6mkMtBitXC4m9HSXf88A-mA6xVy8e1d3ero68sgJXFq0BLPEdk7LYz4p9NvL2nG47Igl0c-vySuxUM5F_ZscKgs9aqQWVIMQAEjyq3VPVPQqJt6iy-JCoCWH/s1600-h/KCA04VFT9CAQB6DW6CAU7N7AWCASQFSQGCAFJVT4ECA1GJWUUCAV1VSWUCAJCW6Q8CA52LLEVCAIBMDZXCA8RLGHBCAOF561FCAS3RA71CAC9PWKZCA1U7GE2CAV0FRW2CADZNCTVCA7UIBZQCA36VDAQ.jpg"><img style="MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 122px; FLOAT: right; HEIGHT: 98px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5340727181354956626" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBrSkqTtft3K4fO3T3qPFY6mkMtBitXC4m9HSXf88A-mA6xVy8e1d3ero68sgJXFq0BLPEdk7LYz4p9NvL2nG47Igl0c-vySuxUM5F_ZscKgs9aqQWVIMQAEjyq3VPVPQqJt6iy-JCoCWH/s320/KCA04VFT9CAQB6DW6CAU7N7AWCASQFSQGCAFJVT4ECA1GJWUUCAV1VSWUCAJCW6Q8CA52LLEVCAIBMDZXCA8RLGHBCAOF561FCAS3RA71CAC9PWKZCA1U7GE2CAV0FRW2CADZNCTVCA7UIBZQCA36VDAQ.jpg" /></a>Letiziahttp://www.blogger.com/profile/01958525162687505703noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2444212999718769849.post-54774709492430109932009-05-23T09:29:00.000-07:002009-05-23T09:30:59.922-07:00Guardando in biblioteca.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKK9aodhRix_bK99zoQrwgDiVb0P5rNCQOcB53A55QVFghN7S1Ak8NcBrAohtQtFhRco7ZF2XHxJ8Pz_zZgg5lRlPADK5Jr2GZyCFaIn5nYhVpLj8LS5UM8kdUAoRDm9wCs8IPke-YgZ0B/s1600-h/copt13.jpg"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 80px; FLOAT: left; HEIGHT: 127px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5339057689323441442" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKK9aodhRix_bK99zoQrwgDiVb0P5rNCQOcB53A55QVFghN7S1Ak8NcBrAohtQtFhRco7ZF2XHxJ8Pz_zZgg5lRlPADK5Jr2GZyCFaIn5nYhVpLj8LS5UM8kdUAoRDm9wCs8IPke-YgZ0B/s400/copt13.jpg" /></a><br /><div>Umberto Eco raccoglie in questo volume (rielaborandoli ampiamente) una serie di studi sulla storia della semiotica e della filosofia del linguaggio scritti negli ultimi anni. Tra argomenti curiosi e interrogativi che hanno fatto la storia della filosofia occidentale, attraversa tutta la storia della cultura occidentale, da Aristotele al pensiero debole di Vattimo, passando per il Medioevo, la Cabala, Marco Polo, Kant.</div>Letiziahttp://www.blogger.com/profile/01958525162687505703noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2444212999718769849.post-86936896409111926962009-05-22T04:47:00.000-07:002009-05-22T04:49:06.779-07:00Ancora sul libro...<a href="http://www.indire.it/content/index.php?action=read&id=1580">http://www.indire.it/content/index.php?action=read&id=1580</a>Letiziahttp://www.blogger.com/profile/01958525162687505703noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2444212999718769849.post-7908803117308298902009-05-19T01:43:00.000-07:002009-05-19T01:54:53.413-07:00E i libri, che fine faranno?<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEish7y5oG4wK8t6Gw1YDZXkRiqXnFojxLEnSAk4ZCN0YI8FbSOMCZv78v4KDJUGAhM9mDmHDpZbQhrz3QWVjlRX4uPJODbiahS1moMAr7PqUVX_TYOo-B1xRtDvoOwmMsD_PR34jib9rDVb/s1600-h/eco_umb.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5337453386878118818" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 200px; CURSOR: hand; HEIGHT: 167px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEish7y5oG4wK8t6Gw1YDZXkRiqXnFojxLEnSAk4ZCN0YI8FbSOMCZv78v4KDJUGAhM9mDmHDpZbQhrz3QWVjlRX4uPJODbiahS1moMAr7PqUVX_TYOo-B1xRtDvoOwmMsD_PR34jib9rDVb/s200/eco_umb.jpg" border="0" /></a><br /><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPUbzo-woPSo9cKdTEPy7NK89L9S6vYGN7_sc076l7AmwXVthVxCBJbAsLBgTu8u_VGvdu-QrnAOkSADGpTdFtCMFZJXvAdTKqNNVmyk19330BBjAuB1XXbAR4I2RPHHy3QiBFn7H4q8bF/s1600-h/9788845262159g.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5337453299840922754" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 143px; CURSOR: hand; HEIGHT: 200px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPUbzo-woPSo9cKdTEPy7NK89L9S6vYGN7_sc076l7AmwXVthVxCBJbAsLBgTu8u_VGvdu-QrnAOkSADGpTdFtCMFZJXvAdTKqNNVmyk19330BBjAuB1XXbAR4I2RPHHy3QiBFn7H4q8bF/s200/9788845262159g.jpg" border="0" /></a><br />E' con piacere che trovo in libreria il volume di Carrière ed Eco presentato il 14 scorso in apertura della Mostra del libro di Torino; alla mente mi sovviene Massimo Balldini, Storia <em>della comunicazione,</em> Newton e Compton, 2003, che descrive l'evoluzione della comunicazione sino ai giorni nostri e, un po', prospetta il futuro. Qui si tratta di pensare come il libro si porrà...</div><div></div><div>Da <a href="http://www.ibs.it/">http://www.ibs.it/</a>, trascrrivo la recensione:</div><div><br /><blockquote>Un semiologo e uno sceneggiatore si incontrano a Parigi. Ne nasce una<br />conversazione coltissima e allo stesso tempo ironica, ricca di citazioni, di<br />aneddoti, ma anche di riflessioni sul futuro del libro. Entrambi appassionati<br />collezionisti di libri rari, Umberto Eco ha dedicato gran parte della sua<br />ricerca al tema dell’errore e del falso, Jean-Claude Carrière, noto uomo di<br />teatro, sceneggiatore e saggista, ha approfondito il tema della stupidità, con<br />il suo Dictionnaire de la bêtise. Sono quindi gli incidenti di percorso, le<br />cadute, i discostamenti dalla norma, il fulcro dell’attenzione dei due studiosi:<br />tutte quelle cose che ribadiscono l’importanza della conservazione. Si tratta<br />principalmente dei libri, ovvero dell’ultimo baluardo della sopravvivenza della<br />memoria, dal momento che sono sopravvissuti a tutte le trappole a cui la storia<br />li ha sottoposti.Dai monaci cistercensi alla riproduttività tecnica, dal papiro<br />agli e-book, nonostante l’accelerazione esponenziale della tecnologia, i libri<br />continuano a resistere a tutte le invenzioni successive, dimostrandosi il<br />corrispettivo della ruota nella storia della tecnologia: un’invenzione che non<br />ha mai ceduto il passo a suoi rivali. L’esempio del cinema, dice Jean-Claude<br />Carrière, può chiarire meglio il concetto: ogni nuova tecnologia, la<br />registrazione della voce e dei suoni, le immagini sintetiche, la televisione,<br />cercherà di dimostrare che supera i limiti propri della tecnologia precedente, e<br />si presenterà orgogliosamente come unica, come se fosse in grado di spazzare via<br />tutto ciò che l’ha preceduta. In realtà, esigendo un nuovo linguaggio,<br />certamente più complesso, queste nuove tecnologie presuppongono, e quindi<br />comprendono, l’uso dei linguaggi meno complessi, è questo il motivo per cui è<br />proprio grazie ad Internet che siamo ritornati all’era alfabetica.Il computer,<br />nonostante sia stata annunciato da più parti come il simbolo dell’imperio delle<br />immagini, in realtà ha decretato il successo della lettura. Il monitor è infatti<br />solo uno dei supporti attraverso cui si compie questo gesto, e non è neanche<br />quello più comodo, a causa della fatica fisica e della difficoltà di trasporto.<br />Cinquecento anni di storia non solo hanno lasciato inalterata la funzione svolta<br />dal libro, ma hanno decretato il successo di un oggetto che, come il cucchiaio o<br />la ruota, non può essere perfezionato.Il fulcro del discorso intrapreso dai due<br />studiosi non è quindi l’importanza del libro in sé, ma l’esistenza del concetto<br />di permanenza e di durevolezza della memoria, che è veicolata dai libri, e che,<br />come concetto collettivo, rappresenta la cultura. La memoria filtra le<br />informazioni utili e cancella dal nostro cervello tutto il superfluo,<br />esattamente come le biblioteche e gli archivi inglobano tutto ciò che non può<br />essere memorizzato e tramandato a voce. Sostiene il semiologo che “la cultura è<br />un cimitero di libri e di altri oggetti scomparsi per sempre”, è quindi una<br />delle funzioni principali del libro quella di immagazzinare e preservare le<br />informazioni che in questo momento non ci sembrano utili, ma che potrebbero<br />interessarci un giorno nel futuro, se vorremo tornarci. Il segreto<br />dell’immortalità del libro è proprio il suo proiettarsi verso il futuro, la sua<br />profonda capacità di sopravvivere alle maglie della memoria e ai sedimenti del<br />tempo. </blockquote></div><div></div>Letiziahttp://www.blogger.com/profile/01958525162687505703noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2444212999718769849.post-11357681631712425532009-05-16T06:54:00.000-07:002009-05-16T06:59:32.148-07:00Bibliografia<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFIYhc3nn3t_clnydrG5Up0uW5tBCT2Kks1AkWw8RkkOjYJ_HYlyBX8V0ucgCDgeZ-h0P6SQcgBS1B5HKdf8OQbHCQIUHL7JI0isgq0rwNudh63CeWOdIc6SusuzQ3e75cRsSk9gIh3U4S/s1600-h/convivialita_bor.jpg"><img style="MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 71px; FLOAT: right; HEIGHT: 110px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5336421085622990594" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFIYhc3nn3t_clnydrG5Up0uW5tBCT2Kks1AkWw8RkkOjYJ_HYlyBX8V0ucgCDgeZ-h0P6SQcgBS1B5HKdf8OQbHCQIUHL7JI0isgq0rwNudh63CeWOdIc6SusuzQ3e75cRsSk9gIh3U4S/s200/convivialita_bor.jpg" /></a><br /><div>Le critiche dei descolarizzatori (in particolare Paul Goodman, Everett Reimer, Ivan Illich) che fin dai primi anni ’60 hanno svelato la vera natura dell’espansione del sistema-scuola e la sua progressiva egemonia all’interno della società, hanno colto nel segno e previsto che la grande importanza e i massicci investimenti da parte degli Stati nell’ambito dell’istruzione di un paese, sarebbero stati una necessità strumentale delle politiche di espansione del capitalismo.</div><br /><div></div><br /><div>Cfr.: </div><br /><div>P. Goodman, <em>Compulsory Mis-education and The Community of Scholars</em>, New York, Vintage Book, 1962; </div><br /><div></div><br /><div>E. Reimer, <em>La scuola è morta</em>, Roma, Armando, 1974;</div><br /><div></div><br /><div>I. Illich, <em>Descolarizzare la società</em>, Milano, Mondadori, 1972.</div>Letiziahttp://www.blogger.com/profile/01958525162687505703noreply@blogger.com0