Quarto Stato

Quarto Stato
Giuseppe Pellizza da Volpedo (1868-1907)

Chioggia.

Chioggia.
Canal Vena, tratto nord ovest.

Ingresso sud

Ingresso sud
Vele al terzo

lunedì 10 gennaio 2011

Cos'è l' Educazione degli Adulti




I Centri Territoriali Permanenti per l’istruzione e la formazione in età adulta sono stati promossi dal Ministero della Pubblica Istruzione con l’Ordinanza Ministeriale 455/97. La loro origine è tuttavia molto più antica, essi affondano le radici in epoca preunitaria nell’azione delle Società di Mutuo Soccorso, nelle scuole popolari. In anni più recenti (1973) il Movimento Sindacale Italiano ha conquistato l’istituto delle “150 Ore” garantendo così il diritto dei lavoratori e degli adulti in genere a continuare, a sviluppare ad arricchire in età adulta quella formazione che nella prima età della vita era stata impedita.I Centri Territoriali Permanenti hanno ereditato le esperienze e gli impegni di quanti nel recente e lontano passato hanno lavorato per affermare il diritto a un sistema di Educazione degli Adulti lungo tutto l’arco della vita.Il riferimento più alto e autorevole i Centri Territoriali Permanenti lo traggono dalla V Conferenza Mondiale dell’UNESCO svoltasi ad Amburgo nel Luglio del 1997. Ben 135 paesi - tra cui l’Italia - ufficialmente rappresentati ad Amburgo hanno liberamente sottoscritto un documento nel quale si impegnano allo sviluppo dell’Educazione degli Adulti puntando a rendere effettivo il diritto a “un’ora al giorno di apprendimento” per tutti gli adulti del mondo.



LA DICHIARAZIONE DI AMBURGO SULL’EDUCAZIONE DEGLI ADULTI
1. Noi, partecipanti alla Quinta Conferenza Internazionale sull’Educazione degli Adulti, nella libera città anseatica di Amburgo, riaffermiamo che soltanto uno sviluppo centrato sull’umanità e una società partecipata che si basi sul pieno rispetto dei diritti umani, possono guidare verso uno sviluppo equo e adeguato. Solamente una partecipazione consapevole e informata di uomini e donne, in ogni sfera della vita, può permettere all’umanità di sopravvivere e vincere la sfida del futuro.
2. L’educazione degli adulti diviene per questo più di un diritto; è la chiave di volta del ventunesimo secolo, poiché appare sia come una conseguenza di una partecipazione attiva dei cittadini, sia come una condizione per una piena partecipazione alla vita sociale. E’ un concetto forte a sostegno di uno sviluppo coerente dal punto di vista ecologico, e democratico, promotore di giustizia ed equità e di una spinta scientifica, sociale ed economica, indirizzati alla costruzione di un mondo, in cui il conflitto violento sia sostituito dal dialogo e da una cultura della pace, basata sul senso di giustizia. L’apprendere in età adulta, e durante tutta la vita, può aiutare a ridefinire la propria identità e a dar senso alla propria vita, stimolando a riflettere e a rivedere tematiche quali l’età, le differenze di sesso, di lingua, cultura e status economico, l’handicap .
3. L’educazione degli adulti concerne l’intero corpo di processi, messi in atto formalmente o meno, nei quali le persone che la società cui appartengono considera adulti, sviluppano abilità, arricchiscono conoscenze e migliorano o aggiornano, per meglio rispondere a bisogni propri o della propria società, competenze tecniche e professionali. L’educazione degli adulti, dunque, comprende sia l’istruzione formale e continua, sia ogni apprendimento informale, sia la totalità di quegli apprendimenti casuali che una società multiculturale offre, ove riconosca l’importanza di approcci teorici e pratici.
(Stralcio dal documento finale di Amburgo)
Documento integrale della V Conf. Intern.le dell'UNESCU - Amburgo 1997


Alle attività dei C.T.P. possono partecipare:
Tutti gli adulti, italiani e stranieri, che abbiano compiuto il 15° anno di età: - privi del titolo della Scuola dell'obbligo - che, pur essendo in possesso di titolo, intendano rientrare nei percorsi di istruzione e formazione - che intendano partecipare ai processi di riconversione - che intendano usufruire di offerte di istruzione che consentano di migliorare la qualità della vita .


domenica 9 gennaio 2011

Guardiamo avanti...



La Città ideale è un dipinto tempera su tavola (67,5x239,5 cm) di autore ignoto, generalmente identificato come "Anonimo fiorentino", databile tra il 1480 e il 1490 e conservato nella Galleria Nazionale delle Marche a Urbino. L'opera, una delle immagini simbolo del Rinascimento italiano, vide la luce alla raffinata corte urbinate di Federico da Montefeltro ed è stata alternamente attribuita a molti degli artisti che vi gravitarono attorno: tra i nomi proposti ci sono Piero della Francesca, Francesco Laurana, Francesco di Giorgio Martini, Giuliano da Sangallo o anche lo stesso Leon Battista Alberti, del quale sarebbe l'unica prova pittorica.
In quest'ottica guardo al futuro prossimo della mia città, ... E' necessario un recupero in idealità, valori, serietà nonchè saggia e sapiente buona amministrazione.

lunedì 15 novembre 2010

Benvuti...


Carissimi,
vi ospito con grande piacere nel mio blog.
Ne riparleremo.
Ciao
Letizia

martedì 24 agosto 2010


Chioggia, Canale Lombardo, in un'incisione tratta da: La Terra. Trattato popolare di geografia universale, di G. Marinelli e altri, vol. IV, Milano, Vallardi, 1894.