
Le critiche dei descolarizzatori (in particolare Paul Goodman, Everett Reimer, Ivan Illich) che fin dai primi anni ’60 hanno svelato la vera natura dell’espansione del sistema-scuola e la sua progressiva egemonia all’interno della società, hanno colto nel segno e previsto che la grande importanza e i massicci investimenti da parte degli Stati nell’ambito dell’istruzione di un paese, sarebbero stati una necessità strumentale delle politiche di espansione del capitalismo.
Cfr.:
P. Goodman, Compulsory Mis-education and The Community of Scholars, New York, Vintage Book, 1962;
E. Reimer, La scuola è morta, Roma, Armando, 1974;
I. Illich, Descolarizzare la società, Milano, Mondadori, 1972.
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