Quarto Stato

Quarto Stato
Giuseppe Pellizza da Volpedo (1868-1907)

Chioggia.

Chioggia.
Canal Vena, tratto nord ovest.

Ingresso sud

Ingresso sud
Vele al terzo

domenica 10 maggio 2009

Film.



Oltra alle recente tasposizione in film de La Classe voglio ricordare altri recenti tentativi di trasposrte sul grande schermo testi che fotografano la vita della scuola. Ad esempio, i volumi di Domenico Starnone sono stati riletti in La Scuola
Cast
Silvio Orlando, Anna Galiena, Fabrizio Bentivoglio, Antonio Petrocelli, Anita Zagaria, Vittorio Ciorcalo, Daniela Alessio, Mario Cerasi, Grazia Conteddu
Regia
Daniele Luchetti
Sceneggiatura
Daniele Luchetti, Sandro Petraglia, Stefano Rulli, Domenico Starnone
Data di uscita
1995
Genere
Commedia
Trama
In un istituto scolastico della periferica romana le cose vanno decisamente più che male: per fatiscenza è caduto il soffitto della biblioteca e la scomparsa della professoressa Serino (ormai vicinissima al collocamento in pensione) fa pensare al peggio. I professori sembrano in stato di permanente fibrillazione, tra meschinità, pettegolezzi e, soprattutto, a causa dell'orario delle lezioni (vera difficoltà per i docenti condizionati da problemi di famiglia). Essi appaiono in maggioranza demotivati, se non ignoranti. Il preside è una nullità, il suo vice, Sperone, troppo rigido, più preoccupato del futuro collocamento dei ragazzi sul mercato del lavoro che non della loro formazione culturale ed umana. Fa eccezione Vivaldi, persona paziente ed idealista, molto sensibile alle difficoltà familiari e caratteriali dei suoi allievi (è il caso dell'allievo Cardini, quasi eternamente assente, la cui bravura in classe è quella di imitare alla perfezione il ronzio di una mosca) e la professoressa Majello, bella e dolce, al centro delle allusioni e dei pettegolezzi delle colleghe (è in crisi matrimoniale e le si attribuisce come amante il brusco Sperone, mentre lei è segretamente innamorata di Vivaldi, che neppure lo immagina, anche se lo spera). Anche una gita scolastica a Verona (finita con un pigiama-party dei docenti) nulla risolve fra i due. Il "clou" si manifesta al momento degli scrutini, dove tutte le insufficienze e carenze generali vengono palesate e, tra compromessi - caldeggiati dal preside - e voti mutati per pietismo, tutta la classe ottiene la promozione, ad eccezione di Cardini (pare abbia sottratto una telecamera dell'Istituto, il che poi risulterà non vero). L'anziana ed un po' svampita professoressa Serino ricompare (dimenticatasi della data degli scrutini, si era assentata senza avvertire nessuno). Vivaldi ha capito che la gentile Majello era innamorata di lui, ma lei rimane con marito e figlia, per cui ogni tardiva illusione cade nel nulla. Nell'edificio scolastico ormai vuoto sembra ancora sentirsi il ronzio e i voli della mosca imitati da Cardini.
Un edificio che sta per cadere a pezzi, una squadra di insegnanti flemmatici e faciloni da far impallidire la riforma Moratti, una classe di studenti difficili da domare. Sono questi gli ingredienti de La scuola, commedia a sfondo sociale targata 1995, diretta da Daniele Luchetti ed interpretata da Silvio Orlando, Anna Galiena e Fabrizio Bentivoglio. L'ultimo giorno di scuola in un istituto tecnico alla periferia di Roma si annuncia carico di eventi per il professor Vivaldi (Silvio Orlando): in agenda le ultime interrogazioni, gli scrutini finali e la festa d'addio per il pensionamento di una collega. Ma crolla il soffitto della biblioteca, gli studenti hanno già la testa in vacanza e gli scrutini vengono interrotti dalla classica telefonata, che annuncia la presenza di una bomba nell'istituto. Senza considerare che la collega in onore della quale si era organizzata la festa non si presenta a scuola, per la prima volta nella sua lunga carriera. Poco male, la festa ha luogo ugualmente, con tanto di discorso d'encomio dell'inetto preside di fronte a un corpo docenti impaziente di lanciarsi sulla tavola imbandita, giusto per non ritirarsi in sala scrutinio a stomaco vuoto. E intanto vola la mente di Vivaldi, vola indietro nel tempo, alla gita scolastica di primavera, alimentata da una voce di corridoio che vorrebbe la professoressa Majello (una splendida Anna Galiena) amante del professor Sperone (l'ennesimo perdente della già nutrita schiera di perdenti interpretati da Fabrizio Bentivoglio). “La commedia è un atto d'amore tra il regista e il pubblico, un atto di generosità autentica, che funziona solo se la gente si diverte e si immedesima nella storia” ha dichiarato in una recente intervista Luchetti. E come non immedesimarsi in questa storia che, con grande ironia, fa riflettere sull'infinita pochezza della scuola italiana. Come non riconoscere in Silvio Orlando il nostro professore preferito, l'unico che si muova in sintonia con gli studenti e che consideri l'insegnamento una missione. Come non tremare sotto lo sguardo del professor Sperone, la cui politica educativa sembra essere guidata unicamente dalle dinamiche del mercato del lavoro. È fuori dubbio che la capacità di divertire di questo film stia nelle interpretazioni degli artisti, un'affiatata compagnia di attori in forma, mentre la sua forza di immedesimazione stia nella sceneggiatura, uscita proprio dalla penna di un ex-professore. Tratto infatti dai romanzi di Domenico Starnone “Ex cathedra”, “Fuori registro” e “Sottobanco”, l'ultimo dei quali adattato anche per il teatro nella stagione '92-‘93, La scuola è diventato uno dei più grandi successi di pubblico e di critica del cinema italiano, vincendo il David di Donatello come miglior film, In DVD La scuola si presenta con audio in italiano e sottotitoli per non udenti. Essenziale il fronte dei contributi speciali che offre le note biografiche e filmografiche del cast artistico e del regista.

Nessun commento:

Posta un commento